Fotografare gli alberi soddisfa la mia voglia di fotografia e la mia voglia di evasione dalla vita di tutti i giorni.
Appena mi trovo di fronte ad un albero penso di essere al cospetto di un enorme essere vivente che è lì da molto tempo prima che nascessi e che con ogni probabilità ci sarà ancora quando i miei figli saranno anziani.
Come si fa a non provare un senso di rispetto per un albero?
Apparentemente immobile vive la sua vita vestendosi e spogliandosi, resistendo al vento, al ghiaccio e alla sete.
Eppure spesso non li notiamo.
Oppure lo facciamo solo nei momenti più evidenti, in autunno o in primavera.
In realtà gli alberi accompagnano l’intera nostra vita, anzitutto fornendoci quella banale cosa chiamata ossigeno, e occupando una parte più o meno evidente o inconscia dei nostri ricordi.
Nei nostri ricordi più remoti e felici probabilmente c’è anche un albero.
Se penso ad un qualsiasi ricordo della mia infanzia in qualche modo tra le comparse c’è anche un albero.
Da piccolo accompagnavo i miei nonni nei boschi della Val Trebbia a raccogliere le foglie secche delle roveri che sarebbero state usate poi nella stalla come “letto” per le mucche.
Ricordo benissimo quel bosco pulito dove potevo scorrazzare senza nessun pericolo.
Così come ricordo un bellissimo albero di Gelso di fronte a casa, miracolosamente in piedi nonostante il tronco cavo.
Poi quando questi alberi decidono di radunarsi tutti insieme ne nascono incredibili cattedrali. I boschi.
Ambienti vivi come se fossero un unico enorme organismo.
Fotografarli dall’interno o da lontano come se fossero un enorme pattern ci assicura sempre una foto di impatto
Fotografare gli alberi è una forma di cura per lo stress.
Cercare la scena migliore, la giusta luce e la giusta ombra ci costringe ad osservare gli infiniti particolari della corteccia, della chioma e delle foglie.
E concentrandoci su questo mondo naturale a poco a poco escludiamo quella tempesta di pensieri inutili che ci accompagnano quando viviamo nel cemento.
Nessun rumore se non quello del nostro respiro e delle nostre scarpe.
Osservando bene leggeremo i segni che portano i loro tronchi, lasciati dagli animali o dal tempo entrando in un mondo dimenticato. Quella della semplice natura.
I miei consigli per fotografare gli alberi:
- Pianificare un’uscita nel posto che più ci ispira, poco importa se banale o selvaggio. Anche a pochi passi da casa sicuramente troverete soggetti adatti.
- Liberarsi della fretta. Godersi il lento cambiamento dei giochi di luce.
- Fotografare con qualsiasi lente abbiate a disposizione.
Che sia un grandangolo o un 50mm poco importa. Vi assicuro che vi divertirete un mondo. Cambiando lente passerete da una visione di insieme dell’albero al concentrarvi sui dettagli più nascosti. - Tornare nello stesso luogo in momenti diversi della giornata o dell’anno.
- Aggiungere all’albero un secondo soggetto, come la luna ad esempio.
- Sperimentare diverse tecniche come la lunga esposizione.
Così facendo creerete dei bellissimi mossi, soprattutto se è complice un po’ di vento, scoprendo così che alberi e boschi non sono poi cosi immobili! - Usate semplicemente anche solo lo smartphone. La foto di copertina l’ho scattata con il mio Iphone.
Le mie gallerie sono pieni di alberi, evidentemente negli anni non ho potuto fare a meno di fotografarli anche quando il soggetto delle mie foto era una persona.
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